Venerdì 02 giugno 2006, festa della Repubblica italiana, si è rinnovata la passione fra due piccoli gruppi sportivi di regioni limitrofe: l’emiliano Ciclo Club Imbriani e il gruppo lombardo Ciclisti Segrate che vanta un periodo di attività trentennale. Sull’esperienza estremamente positiva della scorsa stagione, la prima trance della stagione è iniziata in un modo non certo esaltante in quanto la temperatura in paese alle nove del mattino era decisamente invernale e alcune gocce di pioggia mettevano a rischio l’ormai tradizionale pedalata. Con molta passione, il gruppo ha comunque deciso di avviarsi sul percorso scelto e precisamente verso Fornovo di Taro lungo la fondovalle, successivamente a Varano de Melegari ed in prossimità dell’autodromo Paletti si affrontava la salita di Fosio che si collega nuovamente sulla fondovalle della Val Taro in località Solignano. Da questo ultimo punto, nuovamente verso Borgotaro.
Durante i primi chilometri, le punta delle dita erano molto intirizzite e il clima fra le due associazioni gemelle, doveva ancora scaldarsi. Passato l’abitato di Solignano, il sole iniziò a fare capolino fra le ancora minacciose nuvole e quindi gli animi iniziarono a riscaldarsi. La mattina passata sulla strada con i nostri amici mi ha fatto pensare al vero senso del ciclismo amatoriale, quello che tutti predicano (anche il sottoscritto) ma che sostanzialmente non conoscono. La priorità della mattina era quella di rimanere tutti insieme e di favorire i meno preparati. Così anche per il nostro amico segratese che con i suoi settantacinque anni, ha sfidato i quasi novanta chilometri del percorso! Dall’inizio della salita in poi, non posso raccontarvi altro in quanto abbiamo aiutato un nostro amico in difficoltà. In rimedio a questo, a pranzo abbiamo assistito ad una divertente gag che ha visto protagonista il nostro Natalino!

Il luogo dove ha avuto luogo l’atteso pranzo è il nuovo ristorante – albergo “Mistrello” che da pochi giorni ha aperto i battenti a Borgotaro, in piazza Farnese, donando a Borgotaro una importantissima struttura ricettiva ben fatta, in modo tempestivo per accogliere senza disagi i partecipanti alla prossima edizione della “Gran fondo Bruno Raschi”. Il pranzo era, chiaramente, a base di funghi porcini, importante frutto del sottobosco valtarese. Ritornando alla “gag” anticipata precedentemente, tutti hanno ammirato la tempestività del nostro bel Natalino ad accogliere, secondo il suo parere in modo fortuito, le ragazze del gruppo di Segrate che sono partite in un secondo tempo quando le condizioni climatiche lo hanno permesso. Il nostro bel Natalino, restio al cattivo tempo, ha deciso di uscire solo se le condizioni climatiche fossero migliorate e guarda a caso, si è proprio trovato sulla “rotta” delle ragazze di Segrate. Non facendosi sfuggire l’occasione, il nostro intrepido si è subito offerto da “cicerone” conducendo il piccolo gruppo sulla statale del Cento Croci fino al paese di Tarsogno (mt 850 circa) dove il vento soffiava forte e gelido. Tutto questo, ha dato vita a questa simpatica storiella in quanto il simpaticissimo e positivo presidente dei Ciclisti Segrate si è fortemente meravigliato che le sue ragazze avessero affrontato una salita abbastanza impegnativa come il passo Cento Croci quando le stesse, abitualmente si lamentano se sul percorso trovano salite anche molto facili. Non è finita: queste formidabili atlete, galvanizzate dalla situazione, volevano salite fino al valico ma il nostro prudente Natalino, le ha scoraggiate. Escludendo un temporaneo e massiccio miglioramento dello stato di forma dovuto all’aria di montagna, tutti hanno pensato al famoso fascino del nostro Natalino e le risate sono cadute copiose e il nostro atleta è divenuto il principe del pomeriggio! Scherzi a parte: Nata, sei un grande!

Prima della distribuzione del dolce, il presidente dei Ciclisti Segrate ha preso la parola e ha toccato senza indugio alcune tematiche che posso ricondurre tutte alla loro disponibilità a contribuire alla crescita del ciclismo valtarese; cosa non da poco visto che questa società si trova in un’altra regione e quindi denota un evidente altruismo! In particolare è stato toccato il tema del percorso di crescita della nostra Gran fondo “Bruno Raschi”. In modo lungimirante, il presidente ha manifestato il pensiero relativo alla necessità di rendere grande questa manifestazione che porta il nome di un grandissimo personaggio del giornalismo sportivo. In particolare, il filo conduttore era quello della massimo accessibilità a tutti; quindi percorsi meno impegnativi e sempre spettacolari in modo da attirare l’attenzione soprattutto dei veri cicloamatori. Inoltre, è in cantiere un ambizioso progetto di una edizione della Raschi in linea, da Milano a Borgotaro. Progetto ambizioso ma fortemente incentivato dai nostri amici lombardi che pensano e credono a importanti possibilità di successo. Voi cosa ne pensate? Se avete un’opinione scrivetemi a daniele.leonardi@cicloclubimbriani.it . inoltre, sempre legato a questo argomento, si stanno formando idee molto interessanti per il futuro, le quali saranno comunicate immediatamente.
In fine, la giornata si è avviata alla conclusione con lo scambio di alcuni presenti fra i quali è stato molto gradito il libro di Beppe Conti sui 100 campioni più importanti della storia e il libro di fiabe di una importante e assai apprezzata narratrice segratese! Consigliamo!

Una bella giornata, iniziata con poco entusiasmo ma che ha consolidato l’idea che queste persone sono estremamente motivate ad una reciproca crescita e direi che questa è più rivolta alla nostre necessità che alle loro. Un gran bel spirito; tanti complimenti da tutto il Ciclo Club Imbriani!

Cosa è successo l'anno scorso? GEMELLAGGIO 2005

Daniele,
02 giugno 2006