Domenica 05 agosto si è svolta a
Borgotaro, presso viale Bottego, l’undicesima edizione de “La
Bruno Raschi, memorial Fausto Binacchi”, gara ciclistica
amatoriale dedicata al grande cantore - giornalista della “Gazzetta
dello Sport”, il borgotarese Bruno Raschi e all’ideatore di questa
importante manifestazione, il compianto Fausto Binacchi.
La data di
domenica 05 agosto è stata nei pensieri del Ciclo Club Imbriani
fin dal primo giorno del 2007 ed ha creato le giuste tensioni utili
a comporre una struttura organizzativa, pensiamo, adeguata alle
aspettative e soprattutto alle promesse fatte all’inizio dell’anno.
Come ogni cambiamento, il rinnovato organico del Ciclo Club Imbriani
ha suscitato una certo clamore e se si vuole, curiosità in alcuni,
in attesa di rilevare i risultati del più importante appuntamento
per la nostra associazione. In effetti, con il senno di poi,
abbiamo agito con l’incoscienza di coloro che non conoscono bene i
risvolti della struttura organizzativa di una manifestazione così
impegnativa e questo ci ha aiutato a non perderci d’animo,
mantenendo saldo il controllo sugli obbiettivi prefissati e sulle
promesse che hanno prodotto un forte eco per mezzo della rivista
“Granfondo l’Originale” e del nostro sito internet.
A distanza di
sette giorni esatti, incominciano ad intravvedersi i risultati dei
nostri sforzi. Con molta attenzione, abbiamo individuato gli
aspetti nevralgici di una manifestazione organizzata secondo i
giusti criteri e pensiamo di aver centrato tutti gli obiettivi a
partire dalla sistemazione delle griglie e della distribuzione dei
numeri di gara, passando per la sicurezza sul percorso per poi
finire con una buona gestione del pasta party. Inoltre, una
particolare attenzione è stata rivolta alla velocità di esecuzione
delle premiazioni. In fatti, le premiazioni dei primi quindici
atleti di ogni categoria è iniziata alle ore 13:30, permettendo ai
più di tornare a casa ad un orario decente! Novità per l’edizione
2007 è stata la zona di arrivo, dislocata nell’ampia strada
sottostante al viale dove, tradizionalmente, sono transitate le
prime dieci edizioni, mettendo in ulteriore sicurezza i corridori.
Per questo ultimo aspetto, dobbiamo ringraziare il comandante della
polizia municipale di Borgotaro, il dott. Dodi che ha
fornito un deciso supporto all’organizzazione. Molta soddisfazione è
stata manifestata nei confronti dei ristori sul percorso, dei
rifornimenti idrici (con gli integratori
Agisko – sponsor della manifestazione) e della consistenza
del pasta party che con il tradizionale piatto di pasta al pomodoro,
abbiamo offerto l’immancabile Parmigiano – Reggiano accompagnato da
fette di Prosciutto di Parma. La riuscita gestione del pasta party è
stata garantita da Gianmarco, titolare del “Bar Il
Capriccio” che con una solida esperienza ha reso fluidi i
processi e soddisfatti tutti coloro che vi hanno partecipato! Al
funzionamento del pasta party, hanno contribuito Michele Porcari
del
Caseificio Porcari e Tambini che ha messo a disposizione una
forma di parmigiano e il nostro Achille Perazzi che ha donato
i prodotti da forno, in particolare l’ottima crostata di frutta
(Forno Binacchi Roberto – via Cassio Borgotaro). Per le premiazioni,
ci siamo affidati ai prodotti della nostra terra; i funghi porcini
secchi, sotto olio e al sugo, il Parmigiano – Reggiano, gli
insaccati e alcuni derivati come l’olio aromatizzato al fungo
porcino. Per la prima volta, il Ciclo Club Imbriani ha istituito un
premio per la squadra più numerosa (in
collaborazione con "La
Strada del Fungo di Borgotaro"), consistente in un pacchetto
turistico per sei persone da consumarsi durante la "Sagra
del Fungo di Borgotaro" nelle giornate 14, 15 e 16 settembre. Il
pacchetto turistico è stato vinto dalla Free Bike Team e comprende
due notti presso "Agriturismo
Vadonino", numerose opportunità di divertimento e il pranzo al
ristorante della sagra nella giornata di domenica 16 settembre!
Il Ciclo Club
Imbriani non soffre di ipocrisia in quanto ha ben noti i
piccoli errori commessi come la carenza di pane dalle ore 13:30,
quando il pasta party era operativo dalle ore 12:15 e la maggior
parte degli atleti erano già seduti a tavola. Un altro inconveniente
si è verificato quando un drappello di atleti, in loc. Gotra di
Albareto, hanno sbagliato strada nonostante gli assai visibili
pannelli indicatori di colore giallo e i tre volontari sul percorso
che si sono sentiti apostrofati ingiustamente visto che i gruppi che
li precedevano hanno svoltato correttamente senza esitazione.
Insomma, abbiamo ancora una volta “registrato” gli aspetti che
devono essere portati alla perfezione e pensiamo che per la
dodicesima edizione, dovranno essere profusi sforzi di gran lunga
minori rispetto a questa ultima!
Il successo di
questa ultima edizione de “La Bruno Raschi” è anche merito di tutti
i volontari sul percorso coadiuvati dal Gruppo Alpini di Bedonia,
dal prezioso e sempre pronto sostegno del Moto Club Vigili del
Fuoco di Borgotaro e da tutti coloro che hanno contribuito con
un aiuto piccolo o grande. Come ogni edizione, l’assistenza
sanitaria è stata garantita dall’Assistenza Pubblica di Borgotaro
e Albareto, sempre sensibili alle iniziative locali! Sempre in
tema di sicurezza, vogliamo ringraziare la Croce Rossa di Bedonia ha
fornito un importante supporto sulle zone del comprensorio Bedoniese
e di Tornolo. Un particolare ringraziamento va ad Ermanno Copelli,
giudice della Lega Ciclismo UISP che con la sua grande versatilità e
soprattutto passione per questo sport, ci ha garantito un
insostituibile sostegno su molti fronti dell’organizzazione e non
solo nella giornata di domenica 05 agosto! Grazie Ermanno!
“Tirando” le
conclusioni, vogliamo solo ringraziare tutti coloro che si sono
divertiti e che amano questo sport oltre la prestazione atletica,
pur sempre importantissima e promotrice del movimento (non siamo
ipocriti) ma che molte volte sovrasta tutto, creando difficoltà non
sempre giustificabili. Il più grande insegnamento che abbiamo
appreso è che, vestendo i panni dell’organizzatori, si impara ad
apprezzare maggiormente gli sforzi altrui, soprattutto quando le
cose non filano come previste. Aggiungiamo che questa particolare
disciplina del ciclismo deve essere apprezzata per le sue
particolarità come i percorsi offerti, pensati per promuovere i
territori, la voglia di confrontarsi con erte non conosciute o
temute, l’interesse di partecipare ad uno sport di gruppo
(paradossalmente), il piacere di pedalare ai propri limiti e forse
oltre ma non accostiamo mai le gran fondo alle tappe del Giro
d’Italia o alle classiche del ciclismo professionistico e
soprattutto non prendiamo mai ad esempio coloro che producono
prestazioni impressionanti in quanto si rischia di vedere soffocata
o, ancora peggio, spenta la passione che si prova durante la
pedalata della sera o della domenica mattina. Gli organizzatori sono
responsabili di tutto questo…
Daniele,
12 agosto 2007
ALBUM FOTOGRAFICO
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