AL MONTE BARIGAZZO,
SCALATA DEGNA DELLE ALPI

Il percorso

Partendo da Vettola (Valmozzola) si affrontano 3 km di salita che conducono a Castellaro (923 m). L'ascesa è costante al 7-8%, con una breve controtendenza che consente di rifiatare dopo il primo chilometro. Il rettilineo finale raggiunge pendenze dell'11%. Dal GPM si scende in direzione di Bavosa; si giunge in falsopiano al bivio per Pessola e si seguono le indicazioni per Varsi, passando da Rocca Nuova e Rocca Vecchia. In paese si svolta a sinistra e si prosegue sulla provinciale per alcuni chilometri in lieve discesa. A ponte Lamberti si curva a sinistra, diretti a Tosca. La salita si presenta all'inizio molto agevole, ma nemmeno nella seconda parte si supera il 6-7%. All'ingresso di Tosca di svolta a destra e si continua a salire di fianco alla chiesa. Al bivio successivo si prende a sinistra per il Monte Barigazzo. Ancora poco più di un chilometro di ascesa tranquilla: qualche strappetto si alterna a falsopiano. Poi la strada svolta a destra ed hanno inizio i terribili 4,5 km finali. Nei primi 300 m la pendenza è del 17%, con punte del 20. Si raggiunge poi un tratto di 300 m di sterrato, dove fortunatamente la salita spiana. Ma non appena riprende l'asfalto, la stradina torna ad aggrapparsi alla montagna: per il successivo chilometro si sale in cordata: la pendenza raggiunge di nuovo il 18%, ma questa volta non molla! Raggiunta Città d'Umbria (890 m) si può rifiatare per alcuni istanti, benché l'ascesa continui sul 9-10% e strappi del 16-17% fino alla vetta. Un paio di tornanti precedono lo sforzo finale. Arrivati ad un parcheggio si incontra un cancello; di solito è necessario passare a piedi. Si prosegue quindi per altri 500 m e, se si accetta il rischio di un breve tratto sterrato, si può raggiungere la chiesa del Barigazzo (1219 m). Si fa ritorno a Tosca per la stessa strada. Da lì, anziché scendere a Ponte Lamberti, si mantiene la destra e si attraversano Ferrari, Bianchi, Scortichiere. Da lì si sale con regolarità (6%) sino al bivio per Pessola; si scende leggermente a Bavosa e si risale sino al Castellaro per 2 km. Attenzione ad un rettilineo al 7-8%; dopo le tossine prodotte dal Barigazzo può far male. Dal GPM si torna a Vettola in picchiata.

L'ambiente

Il percorso è in gran parte ombreggiato, in particolare in discesa tra Rocca Vecchia e Varsi e durante quasi tutta la salita che conduce da Ponte Lamberti al Barigazzo. L'ultimo tratto, il più impegnativo, è coperto da una fitta foresta di castagni, ai quali poi si sostituiscono i faggi, ad alta quota. Dalla chiesa alla vetta (1284 m) occorrono 5 minuti a piedi. Dalla cima, dove è posta una croce, è possibile ammirare un panorama a 360° che domina la Valmozzola (con Mariano e Pieve di Gusaliggio, fino a Mormorola e la cornice dei monti Grosso e Corno di Bue), la Val Pessola e il paese omonimo (sovrastato dal Dosso), la Val Ceno fino al monte Pelpi e, in lontananza la Val Taro con i monti Penna, Maggiorasca, Nero e Molinatico, che chiude il cerchio, nascosto dietro a monte Piano e affiancato, sulla sinistra in lontananza, dalla Cisa, dal Sillara e dai monti della Val Parma (Orsaro, Marmagna).

Note

Presso il monte Barigazzo hanno sede varie feste durante il periodo estivo; in particolare il 15 agosto accorrono numerosi visitatori, attratti da una buona camminata, dal pranzo servito ai tavoli, da canti, balli, lotteria e la possibilità (per i più giovani) di "dormire" in tenda la sera prima.

Traffico

Il traffico è scarso, eccetto che lungo la fondovalle, tra Varsi e Ponte Lamberti.

Fondo stradale

Sono presenti numerose buche tra Castellaro e Bavosa e in discesa verso Varsi. 300 m di sterrato devono essere affrontati nell'ascesa del Barigazzo. Buone le condizioni dell'asfalto nei restanti tratti.

Rifornimento idrico

Possibile presso tre fontane poste in diversi punti della salita tra Tosca e il Barigazzo.

Alessandro,
28 maggio 2006

 


Altimetria

Barigazzo

Castellaro