Ferruccio Ambanelli
2° classificato assoluto


Massimo Zecca
prezioso collaboratore


Stefano Delchiappo
Ciclo Club Imbriani


Rocco Bruno Todaro
Ciclo Club Imbriani


Anna Celenta

 

 

Domenica 11 maggio si è corso a Tarsogno il 20° Master di mountain bike  “il fungo d’oro”. Rispetto alla normale routine che ormai contraddistingueva la prova di Tarsogno, la data è stata spostata di dieci giorni a causa della eccessiva prossimità con “La Bruno Raschi” che ha avuto luogo il 25 aprile. Lo scorso inverno, alcuni bikers del Ciclo Club Imbriani si sono impegnati nel verificare eventuali opportunità di modifiche al percorso ma quasi unanimemente e per il ridotto tempo a disposizione, abbiamo optato per il percorso classico che risulta sempre gradito, con difficoltà non importanti e garanzia in caso di maltempo (quasi assente il fango).

Al via della corsa solo 49 bikers, denunciando una decisa flessione delle partecipazioni, probabilmente per la concomitanza con la gran fondo “La due passi Matildica” di Reggio Emilia o per la posticipazione rispetto al consueto appuntamento del primo maggio. A partire dall’esiguo numero di partecipanti, la giornata non si è svolta nel migliore dei modi e di questi aspetti non bisogna aver timore di parlarne in quanto tutto il nostro lavoro si è sempre fondato sulla trasparenza e sull’interesse di guadagnare fiducia dalle persone coinvolte, bikers in testa! Se in questo momento il resoconto è letto da un organizzatore delle stesse manifestazioni, con tutta probabilità riconoscerà quali sono le difficoltà alle quali è necessario far fronte, quali siano gli imprevisti di giornata e quanto sia importante la fiducia riposta nella figura del volontario. A partire dal 2005 (ed il Master di Tarsogno è stato il primo appuntamento), all’interno del Ciclo Club Imbriani è nata una precisa spinta propositiva volta a creare una bella immagine di questa storica società almeno per quanto riguarda la mountain bike. Gli sforzi messi in campo sono stati molti e a piccole dosi abbiamo iniziato a raccogliere i risultati, sfociando in un mare di applausi giusto il 25 aprile scorso, grande dimostrazione di come la collaborazione fra le persone e la condivisione di obiettivi possano portare a risultati storici, almeno nel  nostro piccolo. Insomma, la crescita è sempre stata il nostro pallino ma in questa occasione abbiamo toppato.

Prima o poi deve accadere e sappiamo che un risultato non alla altezza delle aspettative è molto difficile da recuperare e che gli sforzi da mettere in campo, la volta successiva, devono essere superiori al dovuto, pur attendo un altro risultato non eclatante. Quel bivio scoperto ha provocato una grande ferita al morale di chi si è fortemente impegnato per mantenere una grande tradizione, per tutti voi, ma dovete capire che in questo genere di manifestazioni (e così ovunque) bisogna basare i rapporti sulla fiducia che in alcuni casi non paga.

Da stradista, un caloroso applauso personale, a voi del mondo delle ruote grasse (almeno del parmense) in quanto mi aspettavo un fiume di critiche e di “urla”; prontamente smentito mi hanno colpito i vostri sorrisi nonostante una pessima 20° edizione della decana (a mio avviso).

P.s. da segnalare la grande prestazione di Ferruccio Ambanelli (A.s.d. Vallinbici - Ezio Bike) che si è posizionato 2° assoluto a soli due minuti dal mattatore Massimo Balduini. Grande Ferruccio!

Daniele,
16 maggio 2008

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